18/12/2018
Farmacisti ma anche odontoiatri tentano nuovamente la carta dell’emendamento per cercare di limitare il “potere” del capitale nelle società proprietarie di farmacie o studi odontoiatrici.
Tra gli emendamenti presentati al Ddl Bilancio in Commissione al Senato è stato ripresentato quanto già proposto, e cassato, alla Camera che pone il limite del 49% alle quote societarie in mano ai non iscritti all’Albo dei farmacisti. Limitazione per la quale si era espressa favorevolmente anche il Ministro Giulia Grillo.
Anche gli odontoiatri, attraverso l’emendando del Sentare Giovanni Endrizzi (Movimento 5 Stelle) hanno presentato un emendamento (1.1713) che consentirebbe l’esercizio dell’attività odontoiatrica alle sole StP.
Questo il testo presentato:
«284-bis. L'esercizio dell'attività odontoiatrica in forma societaria è consentito esclusivamente ai modelli societari che assumono la veste e forma di società tra professionisti iscritte al relativo Albo professionale ai sensi dell'articolo 10, legge 12 novembre 2011 n. 183.284-ter. Ogni disposizione contraria alla disciplina di cui al precedente comma è abrogata.».
Nella seduta domenicale della Commissione Bilancio l’emendamento sui soci farmacisti è stato nuovamente giudicato “inammissibile per materia”, mentre di quello odontoiatrico se ne sono perse le tracce nei resoconti parlamentari.
Se ne parlerà probabilmente domani quando la Commissione tornerà riunirsi per discutere il testo.
Intanto su tutta la legge Bilancio, e quindi anche sulla norma sulla pubblicità, pesa la decisione del Governo di introdurre un maxi emendamento per modificare il testo approvato dalla Camera in modo di evitare la procedura d'infrazione europea. Testo che dovrebbe giungere in Commissione mercoledì o giovedì ed approdare in Aula venerdì 21 dicembre.