20/11/2019
La proposta 5 Stelle contenuta tra gli emendamenti alla Manovra. Sen. Endrizzi: compatibile con la legge di Bilancio, le SrL odontoiatriche comportano perdite erariali rispetto a StP
Tra le migliaia di emendamenti presentati dall’opposizione, ma anche dai partititi che sostengono l’attuale Governo, “spunta” anche quello del Sentore Giovanni Endrizzi (M5S) che se approvato limiterebbe, dal 2022, l’esercizio dell’odontoiatria sotto forma di società alle sole StP. Entro il dicembre del 2020 il Governo dovrà poi approvare un decreto in cui si destini il maggior gettito fiscale provenienti dal passaggio delle SrL odontoiatriche in StP, per agevolare l'accesso alle cure odontoiatriche alle fasce di reddito meno abbienti, con particolare attenzione ai minori, alle famiglie monoreddito con figli, alle famiglie numerose, agli anziani e in genere alle categorie deboli.
La ratio che ha portato il Senatore Endrizzi a presentare il provvedimento che (ricorda nel testo di accompagnamanto al provvedimento diffuso dalla stampa), ripercorre quello già presentato nella passata legislatura, parte dalla considerazione che “l'ingresso delle attuali catene odontoiatriche nel mercato si è dimostrato fallimentare” in quanto “anziché determinare un aumento della concorrenza, hanno di fatto ucciso una quantità di piccoli e medi ambulatori, riducendo quindi il numero di punti di offerta di servizi odontoiatrici, concentrando l'offerta in pochi player, a danno del tessuto professionale/imprenditoriale legato al territorio, ma anche dei consumatori per molteplici fattori”.
Tra questi, elenca il Sen. Endrizi: “minor presenza di servizi nei piccoli centri; pratiche sanitarie scorrette, come diagnosi false ed esecuzione di cure non necessarie, facilitate rendendo impersonale la prestazione professionale sanitaria, applicata sì da un medico, ma venduta da una società della finanza”. Tra le altre criticità indicate quella “dell’utilizzo di materiali non biocompatibili o tecniche inadatte, dettate unicamente dal maggior margine remunerativo e pratiche commerciali scorrette, come l'obbligo di avvalersi per il pagamento di società finanziarie che anticipano le somme alle cliniche, ponendole in posizione di vantaggi in caso di contenzioso”.
Per giustificare la scelta di presentare l’emendamento alla legge di Bilancio, il Senatore pentastellato fa notare come “sul piano erariale” – da qui la pertinenza in una legge di Bilancio- “le Srl anziché IRPEF pagano IRES con aliquote molto inferiori”, dalle quali sostiene il Sen. Endrizzi, “possono dedurre una quantità di spese che non sono deducibili dai professionisti”. “L'imponibile –continua la nota di accompagnamento all’emendamento- viene peraltro ulteriormente abbassato per quelle società multinazionali che possono scalare le royalties alla ‘casa madre’, determinando complessivamente perdite erariali rispetto alle Società tra Professionisti, di decine di milioni di euro l'anno”.
Il maggiore gettito che ne deriverebbe, spiega il Senatore Endrizzi, dovrebbe essere destinato “a promuovere progetti di ‘odontoiatria sociale’, convenzionata o calmierata, attraverso meccanismi quale il ‘baratto fiscale’ (fondamentale ad esempio a i giovani odontoiatri al fine di avviare o mantenere l'attività avviata) o altre forme definite dai Ministeri”.
Intanto sul fronte emendamenti è passato come “ammissibile” quello dell’On. Galeazzo Bignami (Fdl) che introduce sanzioni pesanti sanzioni per chi effettua pubblicità sanitaria non conforme alla Legge, sanzioni che andrebbero a finanziare l’attività dell’AGCOM.
Fonte: Odontoiatria33